venerdì 3 febbraio 2012

150 anni di moda Italiana


ciao ragazze sono stata a una mostra a Torino che celebrava la moda dei 150 anni dell'unità Italiana, la mostra ripercorre la moda nei suo cambiamenti dal 1861 a oggi!!!

La mostra si apre con il Risorgimento, periodo in cui gli stati regionali cercano di dare origine allo stato unitario e liberale. Questo movimento è guidato da casa Savoia e il Conte Camillo Benso di Cavour, appoggiati da Inghilterra e Francia contro gli Asburgo e il Papa. Nel processo di unificazione, rientrano anche i primi tentativi di creare una moda totalmente italiana indipendente da quella straniera, anche se per ancora molto tempo i modelli di riferimento rimarranno quelli francesi, soprattutto quelli del primo couturier C.F. Worth. La mostra racconta gli abiti di questo periodo attraverso tre donne, Virginia la contessa di Castiglione che fu emissaria di Cavour alla corte di Francia per perorare la causa risorgimentale italiana presso Napoleone III. La contessa era famosa per la sua bellezza, così ottenne l’appoggio del Re francese, che si rivelò decisivo per le vittorie sull’Austria e per l’unificazione del paese. Poi abbiamo Claudia Cardinale che interpreta Angelica nel Gattopardo, nella scena finale indossa un abito speciale che incarna l’ideale della bellezza romantica, ha un’ampia crinolina con un busto molto stretto. Infine Olida Valli che interpreta Livia nel film  risorgimentale “Senso” del 1954, interpreta una donna innamorata di un tenente Austriaco, per lui rinnega l’onore della patria e la famiglia, l’abito esposto lo indossa nella drammatica scena finale dove Olidia abbandona la famiglia per fuggire a Verona dall’amante, in seguito alla vittoria Austriaca a Custoza. Lo stesso abito rappresenta la drammaticità. 


Rifacimento dell'abito di Claudia Cardinale, che indossa nel film il Gattopardo

Film: il Gattopardo

abito della Contessa di Castiglione

abito di Alida valli

Dopo l’Unità negli anni ’70 dell’800 la figura femminile mutua, l’aspetto romantico da spazio alla donna borghese, sinuoso grazie alla tournure che punta sensualmente sui fianchi e sul retro, sostenuta da sellini, da sottogonne o da cuscini imbottiti legati alla vita.

negli anni '20 abbiamo il futurismo, fondato da Tommaso Marinetti, questo movimento attribuisce al modo di vestire i tratti del tempo moderno di quell’epoca, velocità, energia e dinamicità. Balla 

Balla (borsa)

 Thayhat che libera il corpo dalle forme rigide dettate dai sarti Parigini, inventore della tuta maschile e femminile, stilista per l’atelier Vionnet.



1951 abbiamo la famosa sfilata di Giorgini a casa sua, dove invita i più famosi buyers americani, alcuni esempi delle case italiane: le Sorelle Fontana, Emilio Pucci, Marucelli etc. un anno dopo la moda debutto alla famosa sala bianca di Palazzo Pitti. Nelle sale della mostra troviamo immagini della sala bianca, abiti di Emilio Pucci, che inizia la sua attività alla fine degli anni ’40 con abiti sportivi, abiti di Fernanda Gattinoni, di Biki e molti altri. 


Nell’ultima sala sono esposti molti abiti dagli anni ’70 ai giorni nostri. Quest’ultima, rappresenta una sfilata di moda.

2 commenti:

  1. E' stupenda questa mostra, dovevo andarci anche io!
    Bellissimo post.

    Azzurra-Bellini.blogspot.com

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