lunedì 6 febbraio 2012

I MACARONS


squisitissimi dolcetti francesi!!!!




Ricetta:

60 gr di panna liquida
100 gr di cioccolato bianco
10 gr di burro
225 gr di zucchero a velo
125 gr di farina di mandorle
3 uova
1 pizzico di sale
25 gr di zucchero semolato




Per prima cosa inizia a preparare la ganache. Prendi un tegame e versa la panna liquida. Porta la panna ad ebollizione e successivamente versala sul cioccolato bianco tagliato a pezzetti. Mescola per bene il tutto e aggiungi il burro. A questo punto riponi il composto in frigorifero per almeno un'ora.
Ora prepara i macarons. Mixa lo zucchero a velo con la farina di mandorle e passate il composto al setaccio. In una terrina metti gli albumi aggiungi un pizzico di sale e monta a neve. Prima che siano completamente montati a neve aggiungi lo zucchero semolato e poi mescola il tutto fino ad ottenere un composto fermo.
Versa la farina di mandorle zuccherata sulla meringa e mescola bene con l'aiuto di una spatola fino ad ottenere una pasta liscia. Riempi una tasca da pasticceria con l'impasto e forma sulla teglia, coperta con la carta da forno, delle medaglie. Copri la placca e fai riposare per 30 minuti fino a quando avranno fato una leggera crosta. Ora fai cuocere i macarons per 12 minuti a 160°. Una volta cotti, falli raffreddare e poi metti la ganache di cioccolato bianco su un macaron e accoppialo con un altro.





sabato 4 febbraio 2012

il nuovo DANDY


Il dandismo si diffonda dall’Inghilterra a tutto il continente Europeo, ispirato alla figura di Lord Brummel, arbitro di eleganza inglese, diventa un modello di vita e di letteratura. Individua personaggi precisi: Lord Byron, de Balzac, Charles Baudelaire, Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio. Lo portano vesti dal taglio perfetto e tessuti di qualità in colori sobri (marrone,verde,grigio,crema) assieme all’orologio e alla cravatta (numerose fogge molto complesse). Il vero dandy si cambia il cappello ogni mese, il frack ogni tre settimane, le scarpe e gli stivali ogni settimana. Guardaroba dandy si dice che necessiti alla settimana di almeno trenta fazzoletti, venti camicie,gran quantità di calze e dozzine di vestiti. la cravatta si poteva annodare in ben 32 modi diversi.

Brummel, uno dei primi Dandy

Baudelaire

Oscar Wilde

Gabriele D'Annunzio
Fu un vero modello delle scritture novecentesche di moda, inventa la scrittura della bellezza e delle gentil donne, le quali si rispecchiano nei sui scritti. lui si ritiene arbitro di eleganza, consigliere di moda femminile.

il Dandy moderno

sfilata Gucci

sfilata Frankie Morello

un' Icona Dandy!!!


Chuck Bass  (Ed Westwick)






venerdì 3 febbraio 2012

150 anni di moda Italiana


ciao ragazze sono stata a una mostra a Torino che celebrava la moda dei 150 anni dell'unità Italiana, la mostra ripercorre la moda nei suo cambiamenti dal 1861 a oggi!!!

La mostra si apre con il Risorgimento, periodo in cui gli stati regionali cercano di dare origine allo stato unitario e liberale. Questo movimento è guidato da casa Savoia e il Conte Camillo Benso di Cavour, appoggiati da Inghilterra e Francia contro gli Asburgo e il Papa. Nel processo di unificazione, rientrano anche i primi tentativi di creare una moda totalmente italiana indipendente da quella straniera, anche se per ancora molto tempo i modelli di riferimento rimarranno quelli francesi, soprattutto quelli del primo couturier C.F. Worth. La mostra racconta gli abiti di questo periodo attraverso tre donne, Virginia la contessa di Castiglione che fu emissaria di Cavour alla corte di Francia per perorare la causa risorgimentale italiana presso Napoleone III. La contessa era famosa per la sua bellezza, così ottenne l’appoggio del Re francese, che si rivelò decisivo per le vittorie sull’Austria e per l’unificazione del paese. Poi abbiamo Claudia Cardinale che interpreta Angelica nel Gattopardo, nella scena finale indossa un abito speciale che incarna l’ideale della bellezza romantica, ha un’ampia crinolina con un busto molto stretto. Infine Olida Valli che interpreta Livia nel film  risorgimentale “Senso” del 1954, interpreta una donna innamorata di un tenente Austriaco, per lui rinnega l’onore della patria e la famiglia, l’abito esposto lo indossa nella drammatica scena finale dove Olidia abbandona la famiglia per fuggire a Verona dall’amante, in seguito alla vittoria Austriaca a Custoza. Lo stesso abito rappresenta la drammaticità. 


Rifacimento dell'abito di Claudia Cardinale, che indossa nel film il Gattopardo

Film: il Gattopardo

abito della Contessa di Castiglione

abito di Alida valli

Dopo l’Unità negli anni ’70 dell’800 la figura femminile mutua, l’aspetto romantico da spazio alla donna borghese, sinuoso grazie alla tournure che punta sensualmente sui fianchi e sul retro, sostenuta da sellini, da sottogonne o da cuscini imbottiti legati alla vita.

negli anni '20 abbiamo il futurismo, fondato da Tommaso Marinetti, questo movimento attribuisce al modo di vestire i tratti del tempo moderno di quell’epoca, velocità, energia e dinamicità. Balla 

Balla (borsa)

 Thayhat che libera il corpo dalle forme rigide dettate dai sarti Parigini, inventore della tuta maschile e femminile, stilista per l’atelier Vionnet.



1951 abbiamo la famosa sfilata di Giorgini a casa sua, dove invita i più famosi buyers americani, alcuni esempi delle case italiane: le Sorelle Fontana, Emilio Pucci, Marucelli etc. un anno dopo la moda debutto alla famosa sala bianca di Palazzo Pitti. Nelle sale della mostra troviamo immagini della sala bianca, abiti di Emilio Pucci, che inizia la sua attività alla fine degli anni ’40 con abiti sportivi, abiti di Fernanda Gattinoni, di Biki e molti altri. 


Nell’ultima sala sono esposti molti abiti dagli anni ’70 ai giorni nostri. Quest’ultima, rappresenta una sfilata di moda.